Potrebbe coinvolgere le politiche di vaccinazione obbligatoria anti Covid la sentenza n. 116/2021 emessa - con straordinario tempismo - dalla Corte europea dei diritti dell'uomo lo scorso 8 aprile.
Pronunciandosi su un ricorso di alcune famiglie ceche contro le sanzioni applicate dalle autorità per aver violato l’obbligo vaccinale deciso dallo Stato, la Corte EDU ha escluso che la previsione della vaccinazione infantile obbligatoria imposta dalle autorità fosse contraria all’art. 8 della Convenzione EDU (diritto al rispetto della vita privata e familiare).
La Corte ha infatti sottolineato che, sebbene la vaccinazione obbligatoria rappresentasse un'interferenza con l'integrità fisica, la politica ceca perseguiva l’obiettivo legittimo di proteggere la salute non solo di chi riceve il vaccino, ma di tutti coloro che, non potendo riceverlo, sono costretti a fare affidamento sulla c.d. immunità di gregge per la protezione contro le malattie contagiose.
La politica sanitaria ceca, pertanto, è stata ritenuta dalla Corte coerente con il superiore interesse dei bambini, e le misure contestate (multa e mancata ammissione a scuola) "necessarie in una società democratica"